Di solito i viaggi iniziano con una lista, un decalogo delle cose da fare assolutamente una volta giunti nella meta scelta per trascorrere le proprie vacanze. Ecco, se la scelta dovesse ricadere sulla splendida Santa Maria di Leuca, nei primissimi posti della vostra lista ci dovrà essere la visita al faro.
Situato a pochi passi dalla piazza della Basilica Santa Maria de Finibus Terrae, il Faro di Leuca sovrasta la piccola cittadina, offre la possibilità di ammirare un fantastico panorama, ed è il punto di riferimento, oggi come in passato, dei naviganti che solcano le acque del mediterraneo e si avvicinano alle coste salentine.
Il centro abitato di Leuca, come sappiamo, si estende sul promontorio Iapigio. L’altezza del faro, quindi, che è precisamente di 48, 60 metri, si somma a quello del territorio sopraelevato su cui si poggia, che è di 102 metri sopra il livello del mare. Facile immaginare quindi, una volta saliti sul terrazzo circolare del faro, cosa ci si possa trovare di fronte: un blu infinito, una vista illimitata sul mare, interrotta solo dalla linea dell’orizzonte e dai giochi di luce creati dal sole, un immenso senso di pace e di ammirazione verso la natura. Se si è particolarmente fortunati, nei giorni di aria limpida, lo sguardo arriva a sfiorare le coste greche e i Monti Acrocerauni, situati al confine tra Albania e Grecia.
Il faro rappresenta idealmente uno dei due estremi del Golfo di Taranto, insieme a Punta Alice, situata ovviamente in Calabria. Oltre quindi all’aspetto suggestivo e naturalistico, la torre rappresenta un importante punto geografico per l’area mediterranea.
La struttura, totalmente bianca e dalla forma ottagonale, fu progettata dall’ingegnere Achille Rossi e azionata per la prima volta il 6 settembre 1866, sostituendo la vecchia costruzione che sovrastava Punta Meliso e voluta da Federico II, cioè una torre anticorsara. Nel corso della sua storia, il faro ha ricevuto diverse opere di manutenzione, come la sostituzione della lanterna originale e dell’apparato rotatorio. Naturalmente nel tempo è cambiato anche il metodo di alimentazione, passato dal vecchio sistema a petrolio al più moderno impianto elettrico, nell’anno 1937.
L’interno della torre è caratterizzato dalla presenza di una lunga scalinata, composta per l’esattezza da 254 scalini, che permette la salita sino alla gabbia dell’apparato di proiezione.
La lanterna, che emana in particolari condizioni metereologiche un fascio di luce visibile sino a 50 Km di distanza, ha il diametro di 3 metri ed è dotata di 16 lenti, di cui 10 oscurate, per permettere la giusta alternanza di segnali luminosi bianchi e rossi. Questi hanno l’incombenza di segnalare le giuste informazioni ai naviganti, fra cui la presenza di pericolose secche presenti nel mare di Ugento. Attualmente il faro emana 3 fasci di luce ogni 15 secondi, ed è attivo dal tramonto fino all’alba.
Non resta che organizzare il viaggio, scrivere la lista, redigere il giusto decalogo, mettendo nei primissimi posti una emozionante visita al faro di Leuca.
Info: Antonio Maggio, reggente faro di Santa Maria di Leuca. Tel: 0833-758299 Cell: 349-8062395
Mail: marifari.taranto@marina.difesa.it