Consorzio

Il Consorzio è stato costituito, ai sensi dell’art. 31 del D.Lgs. 267/00, fra i Comuni di TRICASE, ALESSANO, CASTRIGNANO DEL CAPO, SALVE, PATU’, MORCIANO DI LEUCA, TIGGIANO e GAGLIANO DEL CAPO.

 

Le finalità del Consorzio sono:

Promozione dello sviluppo turistico, economico ed occupazionale degli enti consorziati;
Promozione e realizzazione di interventi diretti alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale e delle tradizioni folkloristiche e popolari degli enti consorziati;
Valorizzazione del territorio coincidente con i Comuni consorziati in termini di difesa e tutela ambientale, di dotazione di infrastrutture e di ricerca costante di azioni e iniziative tese a identificare il territorio;
Incentivazione di studi, ricerche, consulenze, assistenza tecnica e finanziaria agli enti consorziati;
Svolgimento di tutte le attività complementari e/o sussidiarie rispetto agli interventi connessi agli scopi;
Implementazione di un sistema informativo delle risorse turistiche del territorio, finalizzato alla diffusione della conoscenza dello stesso in ambito nazionale ed internazionale.

Il Consorzio Intercomunale Capo S. Maria di Leuca ha promosso, inoltre, la costituzione di un Centro Servizi nell’ambito dell’iniziativa comunitaria PESCA, ideato per rafforzare i legami tra le Amministrazioni pubbliche, ai loro diversi livelli, e le imprese di pesca, che operano in zone periferiche, nonché per fornire la necessaria assistenza agli utenti relativamente alle problematiche legate alla professione, alla conduzione ed allo sviluppo delle imprese di pesca, nel rispetto delle esigenze ambientali.

Il Consorzio collabora con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali (Di.Ste.Ba) dell’Università di Lecce

Ecco Alcuni progetti che sono stati curati dal Consorzio:

 

Progetto Res Tipica

“Res Tipica” è un progetto di marketing territoriale per la tutela e la valorizzazione dei prodotti tipici locali.

E’ un’iniziativa promossa dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani per la difesa delle tradizioni locali intese come beni culturali.
E’ un progetto che nasce per salvaguardare il patrimonio enogastronomico, per valorizzare la cultura rurale, per combattere l’omologazione dei luoghi e dei sapori valorizzando le diversità e puntando sull’unità delle tradizioni locali.
Secondo il regolamento di adesione di Res Tipica i Comuni che vogliono inoltrare richiesta del marchio “Res Tipica” devono presentare una proposta progettuale circa l’esistenza di produzioni locali caratteristiche.
Il Consorzio Intercomunale Capo Santa Maria di Leuca ha proposto il progetto “Dai Forni del Capo di Leuca” marchio territoriale dei prodotti da forno del Capo di Leuca.
Tale progetto s’incentra sulla valorizzazione di alcuni caratteristici prodotti da forno

L’africano e le paste secche per la pasticceria da forno
Friselle di orzo e di grano, friselline per la panetteria
Taralli per la rosticceria da forno

L’obiettivo del progetto “Dai Forni del Capo di Leuca” consiste nel promuovere una politica di “marchio territoriale” per i prodotti da forno, sviluppando anche un catalogo di servizi da offrire ai produttori locali e ai loro organismi rappresentanti attraverso il sostegno del progetto “Res Tipica”.

 

Progetto Ra.Da.R.

Scheda progettuale sintetica

Scopo del presente progetto è quello dell’approntamento di un piano di gestione integrata delle risorse ittiche a livello regionale, attraverso la raccolta di dati di base sulle attività produttive connesse al settore della pesca, sulle iniziative di acquacoltura marina e sull’andamento annuale dei parametri chimico-fisici di ambienti costieri.

Il programma di interventi coinvolgerà attivamente gli operatori della pesca e dell’acquacoltura locali e le rispettive Federazioni e/o Organizzazioni di appartenenza attraverso azioni di rilevamento dei dati di base finalizzati agli obiettivi generali del progetto che possono essere così riassunti:

Responsabilizzare le categorie produttive sulle tematiche ambientali
Coinvolgere le organizzazioni di pesca e acquacoltura nella gestione della fascia costiera oggetto di pesca
Incrementare le attività di ricerca e di valutazione delle risorse
Promuovere un serio sforzo di ricerca applicata per prevedere l’influenza dei fattori ambientali sulle risorse alieutiche.

In particolare, gli obiettivi specifici del progetto sono:

Raccogliere dati sulle produzioni, le perdite, le quantità scartate nella cernita, le lavorazioni, e le trasformazioni, le forme di commercializzazione ed i prezzi di vendita delle risorse della pesca e dell’acquacoltura nel Salento
Misurare le variazioni spaziali e temporali dei principali parametri chimico-fisici delle acque e dei substrati marini e salmastri di alcune aree della costa salentina
Elaborare un modello di gestione ambientale ai fini dell’approntamento di un piano di gestione integrata della fascia costiera.

Il progetto propone l’attuazione delle seguenti azioni:

Acquisizione delle nozioni riguardanti le esatte modalità con cui effettuare il sistema di campionamento.
Acquisizione delle nozioni riguardanti le esatte modalità con cui effettuare il sistema di campionamento.
Realizzazione di una serie di incontri di presentazione nelle marinerie coinvolte:
zona A comprendente le marinerie della provincia di Brindisi
zona B comprendente le marinerie della provincia di Lecce
zona C comprendente le marinerie della provincia di Taranto
Rilevamento dei dati ambientali da effettuare a bordo delle imbarcazioni o presso le aziende del settore dell’acquacoltura. Tutti i dati di campionamento saranno georeferenziati.

Elaborazione dell’analisi e della sintesi dei dati raccolti ai fini sia descrittivo-evolutivi che modellistico-previsionali.
Realizzazione di 2 workshops tematici, a forte carattere divulgativo, condotti in marinerie della regione Puglia, che costituiranno eventi pubblici di confronto e diffusione dei risultati conseguiti. E’ prevista la stampa e la pubblicazione degli atti congressuali.
Sviluppo e applicazione di un modello di gestione integrata della fascia costiera salentina.

La durata del progetto è di 36 mesi.

Segue, un cronogramma delle attività previste nell’attuazione dell’iniziativa:

 

CRONOGRAMMA

Il progetto sarà seguito dagli operatori aderenti al Consorzio Intercomunale Capo S. Maria di Leuca e dai rappresentanti di cooperative della pesca operanti nel territorio pugliese ed afferenti alle Associazioni nazionali di categoria. Anche le imprese aderenti alle Federazioni della Pesca saranno coinvolte attivamente durante la fase di acquisizione dei dati di produzione.

La collaborazione dei pescatori e delle aziende connesse al compartimento della pesca sarà sostenuta anche da Protocolli di intesa già sottoscritti dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali dell’Università degli Studi di Lecce (collaboratore scientifico al progetto) con alcune associazioni operanti nel settore della pesca (AGCI Pesca) e dell’acquacoltura (API ed FEAP) e della trasformazione (Arena Holding SpA).

 

Progetto I.M.Pesca

Scheda progettuale sintetica

Scopo del presente progetto è quello di attuare una serie di interventi di promozione di misure volte al miglioramento delle condizioni di lavoro, di sicurezza e delle condizioni sanitarie dei prodotti, a bordo e a terra, ed alla promozione di misure tecniche di conservazione delle risorse alieutiche, oltre a contribuire al miglioramento della conoscenza e della trasparenza della produzione di mercato attraverso azioni di divulgazione e coinvolgimento degli operatori del settore della pesca, nel rispetto delle Pari Opportunità.

Il programma di interventi coinvolgerà direttamente gli operatori del settore della pesca attraverso azioni di divulgazione e promozione finalizzate agli obiettivi del progetto, che possono essere così riassunti:

promuovere misure ed azioni orientate al miglioramento delle condizioni di lavoro, dello stato sociale del pescatore e della qualità dei prodotti ed il supporto alle Pari Opportunità;
offrire agli operatori della pesca delle marinerie coinvolte nel progetto, alcuni strumenti di sviluppo e crescita del settore, per il miglioramento della conoscenza e della trasparenza del mercato dei prodotti ittici;
coinvolgere le realtà tradizionali presenti, in particolare le cooperative di pescatori, offrendo loro strumenti validi finalizzati alla definizione qualitativa del proprio prodotto.

Il progetto propone l’attuazione delle seguenti azioni di sviluppo:

attivazione di uno sportello di utenza dedicato alle donne, per la promozione delle pari opportunità nel settore della pesca e nelle attività ad essa connesse;
pubblicazione di un sito Internet progettato allo scopo di condividere le informazioni utili al settore della pesca con gli utenti finali e quanti altri vogliano apprenderne il contenuto;
approntamento di brochure illustrative contenti informazioni rispettivamente sugli aspetti tecnici, igienici e commerciali dell’attività di pesca;
realizzazione di un CD ROM finalizzato alla promozione di misure tecniche per la conservazione delle risorse;
realizzazione di cinque convegni tecnici, a forte carattere divulgativo, in altrettante marinerie della regione Puglia mirato al miglioramento delle condizioni di lavoro, sicurezza e delle condizioni sanitarie dei prodotti della pesca;
partecipazione a tre eventi pubblici fieristici quali: Fiera del Levante (Bari), Fiera del Levante in Albania (Tirana) e 1 Fiera di settore nel territorio regionale.

Il progetto coinvolgerà le seguenti marinerie:

Castro
Taranto
Gallipoli – Porto Cesareo
S. Maria di Leuca
Otranto.

La durata del progetto è di 26 mesi.

Segue, un cronogramma delle attività previste nell’attuazione dell’iniziativa

Il progetto sarà seguito dagli operatori aderenti al Consorzio Intercomunale Capo S. Maria di Leuca e dai rappresentanti di cooperative della pesca operanti nel territorio pugliese ed afferenti alle Associazioni nazionali di categoria.

La collaborazione dei pescatori e delle aziende connesse al compartimento della pesca sarà sostenuta anche da Protocolli di intesa già sottoscritti dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali dell’Università degli Studi di Lecce (collaboratore scientifico al progetto) con alcune associazioni operanti nel settore della pesca (AGCI Pesca) e dell’acquacoltura (API ed FEAP) e della trasformazione (Arena Holding SpA).

M.I.T.I.G.A. IM.P.ACT.

Scheda progettuale sintetica

Lo scopo del presente progetto è quello di fornire nuove conoscenze applicabili allo sviluppo del settore pesca/acquacoltura in riferimento alle problematiche ambientali, e quindi di incrementare la sostenibilità ambientale della pesca e delle produzioni ittiche.

In particolare il presente progetto si propone di:

Fornire alle imprese di pesca ed acquacoltura pugliesi strumenti efficaci e utili al miglioramento della loro gestione ambientale.
Individuare possibili modalità di utilizzo delle biomasse di scarto dell'attività di pesca.
Individuare un sistema di smaltimento delle carcasse degli animali morti nel corso dell'allevamento che sia efficace e sicuro dai punti di vista igienico e sanitario.
Individuare il corretto e più efficiente sistema integrato di trattamento delle acque reflue e smaltimento delle sostanze di rifiuto estratte per ciascuna delle imprese coinvolte nel progetto.
Individuare possibili modalità di utilizzo delle sostanze di rifiuto estratte dai reflui per scopi di produzione agro-alimentare e/o industriale.

Gli obiettivi verranno perseguiti attraverso l'individuazione e lo sviluppo di opportune ed efficaci misure di intervento con l’utilizzo di tecniche e tecnologie innovative per la corretta gestione dei rifiuti di natura biologica.

Il progetto propone l’attuazione delle seguenti azioni:

Raccolta di campioni presso operatori della pesca e cinque imprese di acquacoltura pugliesi (sia molluschicoltura che itticoltura) che mettono a disposizione le loro strutture
Caratterizzazione qualitativa e quantitativa delle biomasse costituite dallo “scarto” in funzione del sistema di pesca, delle attrezzature utilizzate e della zona di pesca
Realizzazione di un’analisi chimica e microbiologica della composizione degli scarti
Individuazione e valutazione di tecniche operative e gestionali per un corretto trattamento e smaltimento sicuro delle carcasse e/o per il loro reimpiego in settori alternativi
Individuazione e progettazione di tecnologie innovative e di sistemi integrati per la mitigazione dell’impatto dovuto all’immissione di reflui di acquacoltura sull’ambiente acquatico costiero, in funzione delle particolari condizioni strutturali e di funzionamento di ciascuna azienda pugliese coinvolta nel progetto
Implementazione di un unico data-base contenente di tutti i dati raccolti nel corso del progetto, nonché i risultati ottenuti, assieme alle relative analisi e ai commenti.

Realizzazione di un convegno, a forte carattere divulgativo, in cu verranno presentati i risultati conseguiti nel progetto.

La durata del progetto è di 24 mesi.

Segue un cronogramma delle attività previste nell’attuazione dell’iniziativa:

 

CRONOGRAMMA

Il presente progetto prevede la partecipazione congiunta di un ente di ricerca pubblico, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali dell’Università di Lecce (proponente) e di un Centro Servizi Pesca, il Consorzio Intercomunale Capo S. Maria di Leuca. Inoltre collaboreranno al progetto la associazione cooperative pesca AGCI Pesca, la Federpesca (attraverso Assopesca Puglia) e l'associazione Piscicoltori Italiani (API).

Il Consorzio Intercomunale Capo S. Maria di Leuca, con la collaborazione delle Associazioni, individuerà gli operatori della pesca che saranno coinvolti nelle operazioni di campionamento del materiale biologico. Lo stesso Consorzio si incaricherà del coinvolgimento delle donne nelle attività progettuali che sarà ulteriormente implementato attraverso il coinvolgimento delle donne nelle attività di ricerca e nelle azioni divulgative previste.